Giacomo Mantelli
Sociologo della Salute
Numerose esperienze avrebbero consentito di scoprire che l’equilibrio della bocca è un’espressione dell’equilibrio dell’intero essere umano.
Da molto tempo ormai la maggioranza delle persone ha acquisito consapevolezza sull’importanza del mantenere in salute e in ordine la bocca e i denti. Una bocca sana consente innanzitutto di svolgere correttamente la funzione masticatoria, che è fondamentale ai fini della alimentazione, ma oggi sappiamo tutti che è altrettanto importante la cura della bocca per dare, tramite il sorriso, maggiore autostima e capacità comunicativa alle persone. L’aspetto estetico, che riguarda tutto il nostro corpo, ma in particolare coinvolge intensamente alcuni organi che utilizziamo per comunicare (occhi, viso, capelli, mani, pelle ecc.) è determinante per il benessere psicofisico e in quest’ottica la possibilità di sorridere liberamente senza le inibizioni date da un aspetto dei denti diverso da quello che si vorrebbe diventa indubbiamente un volano di socializzazione e migliori relazioni.
Recentemente si è sviluppato in alcune esperienze un approccio umanistico alla cura dei denti. Il principio su cui si basa è che esiste un legame molto stretto tra la bocca, l’equilibrio del corpo e della psiche. Queste esperienze avrebbero consentito di scoprire che l’equilibrio della bocca è un’espressione dell’equilibrio dell’intero essere umano. Ne consegue che quindi, in modo innovativo ed “ecologico” alcune esperienze di odontoiatria sviluppano trattamenti che si basano su tecniche funzionali per le malocclusioni e privilegiano cure conservative per le patologie dentali, limitando interventi invasivi. Inoltre, vengono utilizzati per le cure i materiali biocompatibili, riducendo i metalli e adottando resine, ceramiche e zirconio.
Abbiamo cercato di evidenziare l’importanza della salute della bocca per rendere esplicita la funzione psicologica e sociale del sorriso… ma oltre a questo ci sentiamo di sottolineare, tramite una pratica yoga che abbiamo conosciuto, il “potere del sorriso”. Non è una pratica di fitness e nemmeno di yoga nel senso più tradizionale del termine: ma è comunque una pratica del benessere, in cui si deve imparare a ridere da soli, senza un vero motivo, insomma una risata autoindotta. Parliamo dello Yoga della Risata, il cui sommo principio è uno e uno soltanto: ridere fa bene, come una medicina. Quali benefici? Chi pratica lo Yoga della Risata è convinto dei suoi ottimi benefici: in particolare, il ragionamento si sviluppa a partire dalla teoria secondo cui bastano dieci minuti di risate, consecutive, per sviluppare benefici fisiologici importanti come ad esempio l’ossigenazione. Quando si ride con continuità si butta fuori l’anidride carbonica, liberando i polmoni e permettendo così, quando si respira, a tanto più ossigeno di riempire i nostri organi respiratori. La risata viene dunque considerata come una fase di espirazione forzata, in cui appunto si “svuotano” i polmoni, permettendo l’ingresso di una enorme quantità di ossigeno (utilissimo per la vita delle nostre cellule).
Altri benefici riguardano la gestione dello stress, l’affaticamento, il superamento della timidezza… In ogni caso, in meno di un paio d’ore, corpo e cervello si scatenano in una serie di risate di lunga durata: forse può bastare questo, nella società frenetica di oggi, ad attenuare il peso del lavoro e delle fatiche quotidiane.